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GRUPPO DELLE VISITE

Fratelli e sorelle qual è la nostra reazione quando un fratello o sorella in Cristo vengono onorati? E quando soffrono? Siamo chiamati a gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre ( Romani 12: 15 ). Troppo spesso, purtroppo, siamo gelosi di quelli che gioiscono e ci separiamo da quelli che soffrono. I credenti devono vivere in comunione tra loro; non esiste il cristianesimo individuale. Non possiamo preoccuparci solo del nostro rapporto individuale con Cristo; dobbiamo immedesimarci anche nel dolore e nella gioia degli altri. 
In Giacomo 1:27 è scritto: “La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni…..”
Il Signore ci invita attraverso la Sua parola ad occuparci delle vedove, degli orfani, ma non solo; questo versetto contiene in sé un significato più ampio, in quanto noi siamo chiamati a soccorrere chiunque sia bisognoso d’aiuto mettendo così in pratica gli insegnamenti di Cristo Gesù.
Nel primo secolo gli orfani e le vedove vivevano in condizioni di estrema indigenza. Se un membro della famiglia non si offriva di aiutarli, erano costretti a chiedere l’elemosina, vendersi come schiavi e morire di fame. Col prendersi cura di queste persone bisognose, senza aspettarsi di essere ricambiati, i cristiani mostravano alla società l’amore di Cristo. E’ proprio questo che Dio vuole da coloro che credono in Lui, che dimostrino un vero amore fraterno e disinteressato. Non dimentichiamo però che le buone opere non ci salvano, ma mostrano soltanto che siamo cristiani autentici. Un buon comportamento non deve sostituire la fede, ma confermarla.
Fratelli e sorelle sentiamo dunque nel nostro cuore il desiderio di aiutare, per quanto ci è possibile, i nostri cari sofferenti e bisognosi, non dimenticando che il Signore gradisce i nostri sforzi e un giorno ce ne darà la ricompensa.
Cerchiamo dunque di dimostrare concretamente di essere figli di Dio, essendo in tutto Suoi imitatori, com’è scritto in Efesini 5: 1: “Siate dunque imitatori di Dio come figliuoli Suoi diletti”.

Sabato 20 Aprile 2024